A febbraio 2021 l’Amministrazione comunale di Racale, grazie ad un finanziamento ottenuto dalla Regione Puglia, ha aperto a Palazzo D’Ippolito (foto in copertina) lo sportello antiviolenza, gestito dalla Comunità San Francesco per conto dell’Ambito territoriale di Gallipoli. Fortemente voluto dalla presidente del Consiglio comunale, Anna Toma, e dall’assessore alle Politiche sociali, Elisabetta Francioso, il centro, grazie alla numerose professioniste della Comunità, in poco tempo ha saputo rappresentare un sostegno fondamentale per le donne del nostro territorio vittime di violenza, baluardo della sensibilizzazione collettiva nel contrasto di atteggiamenti vili e poco ortodossi.

Binario2 – Il Giornale, a distanza di dieci mesi, ha raggiunto proprio la dottoressa Anna Moschettini, coordinatrice della rete dei Cav SanFra, la quale ci ha riportato il numero di donne che si sono rivolte al centro.

La panchina rossa elaborata dai ragazzi della Consulta giovanile di Racale nel dicembre 2019.

Da febbraio 2021 (mese in cui lo sportello è stato attivato) il numero degli accessi di donne vittime di violenza residenti nell’Ambito sociale di Gallipoli è stato pari a 23. Le donne hanno riferito di aver subito diverse tipologie di violenza tra le quali la violenza fisica, quella sessuale, quella psicologica e lo stalking, L’età delle vittime oscilla tra i 30 e 59 anni mentre il livello di scolarizzazione è medio e la maggior parte hanno una situazione lavorativa precaria.

Non c’è molto altro da aggiungere quando si parla di violenza di genere soprattutto nei giorni in cui un’aspirante giornalista, in Toscana, è stata molestata in diretta televisiva e, in Sicilia, una ragazza di 27 anni è stata uccisa con colpi di pistola in faccia: l’unica soluzione rimane un lento – ma necessario – lavoro educativo, possibilmente fin dall’asilo.