L’Osservatorio “Cittaclima” di Legambiente nel rapporto 2021 (ricerca condotta dall’associazione ambientalista che ha l’obiettivo di analizzare gli impatti degli eventi climatici sul territorio italiano) ha scattato nuove fotografie permettendo di individuare nuove aree vulnerabili del Paese.
Da questo studio nascono i 602 comuni (il monitoraggio comincia nel 2010 e termina il primo novembre 2021) dove si sono registrati impatti rilevanti riguardanti casi di allagamento da piogge intense; danni da trombe d’aria; esondazioni fluviali; danni da siccità prolungata; frane da piogge intense e danni alle infrastrutture. Legambiente, perciò, ha realizzato la mappa del rischio climatico che, al momento, conteggia ben 1.118 eventi registrati.
Nella mappa non solo i “soliti” comuni. Focus sul Salento
Nel rapporto dell’organizzazione si legge che “tra gli esempi dei comuni più colpiti c’è Roma dove, dal 2010 a novembre 2021, si sono verificati 56 eventi, 9 solo nell’ultimo anno, di cui ben oltre la metà, 32, hanno riguardato allagamenti a seguito di piogge intense. Altro caso importante è quello di Bari con 41 eventi, principalmente allagamenti da piogge intense (20) e danni da trombe d’aria (18). Va segnalata poi Milano, con 30 eventi totali, dove sono state almeno 20 le esondazioni dei fiumi Seveso e Lambro in questi anni.”
Anche il Salento non è da meno. Sono diversi i comuni della provincia di Lecce coinvolti dall’associazione e con Torre Suda compare anche Racale nella mappa del rischio climatico di Legambiente, unico comune sulla costa jonica tra Gallipoli e Morciano di Leuca (con Torre Vado). La Città della Follia è presente nella mappa a causa dei danni derivanti da una tromba d’aria (del 10 ottobre scorso), vortice che ha danneggiato una pizzeria-trattoria presente a ridosso della costa in località “Arco”.
Il clima sta cambiando
A sottolineare come il clima stia cambiando è lo stesso rapporto a renderlo chiaro: il 2020 è stato l’anno più caldo in Europa e nel mondo e il mese di luglio 2021 è stato registrato come il mese più caldo in assoluto del mondo da quando i meteorologi hanno i dati a disposizione.
Se c’è una cosa che la meteorologia insegna è che l’atmosfera è solo una e i fenomeni a scala planetaria influiscono sul meteo locale. Su questo il Copernicus Climate Change Service ci dice che ottobre 2021 è stato il terzo ottobre più caldo mai registrato su scala globale. Per gli abitanti dell’area del Mediterraneo non è certamente da dimenticare ciò che è
accaduto lo scorso 29 ottobre sulle coste della Sicilia orientale: un uragano del Mediterraneo (Medicane) ha scatenato una forte devastazione, provocando 3 morti e facendo cadere sul suolo, in 48 ore, una quantità di pioggia che solitamente precipita in un terzo dell’anno.
I dati negli ultimi cinquant’anni
Nell’ultimo rapporto dell’Organizzazione meteorologia mondiale dell’ONU si è rilevato che gli eventi meteorologici estremi quali siccità, tempeste, inondazioni e temperature estreme degli ultimi 50 anni (1970-2019), siano stati circa 11mila. Un numero che continua a crescere e che è accelerato sicuramente dall’azione antropica dell’uomo.