Esistono dei luoghi di cultura che nel corso del tempo sono mutati.
Da pochi mesi a Racale è stato riattivato l’ex cinema “Verdi”, un posto a cui molti erano legati per i ricordi d’infanzia. La sala è stata trasformata in una scuola di danza (sotto la supervisione attenta di Viviana Gatto) invece nel foyer ha preso sede l’Associazione pizzaioli professionisti.
Il presidente Luigi Stamerra, classe 1970, iscritto all’albo pizzaioli professionisti con la qualifica di Gran Maestro, è da sempre impegnato nella valorizzazione della figura dei pizzaioli professionisti e l’imponente crescita del gruppo nel corso degli anni ha portato la nascita di nuove sedi dell’associazione, arrivando anche nei maggiori paesi europei.
Stamerra – in passato già vicepresidente dell’Unione europea pizzaioli – ha deciso quattordici anni fa di aprire il suo ente di formazione nato dalla voglia di fare qualcosa di diverso a livello territoriale, stimolato dalla passione per lo studio, la ricerca e la creazione di impasti alternativi. Molte sono le richieste che ruotano intorno al mondo della ristorazione dove l’attenzione verso il cliente consumatore spinge Associazione pizzaioli professionisti alla formazione di figure altamente qualificate per regalare ad un pubblico sempre più ampio la possibilità di gustare una pizza straordinaria.
Le intolleranze e le scelte di un’alimentazione di tipo vegana o vegetariana hanno spinto il presidente Stamerra nella creazione di diversi tipi di impasti per abbracciare una fetta di mercato che prima, purtroppo, veniva privata dalla degustazione di una pizza fatta a regola d’arte. Canapa sativa, alga spirulina, grano arso, curcuma, zucca erba di grano sono solo alcune delle creature messe a punto da maestro Stamerra, con l’obbiettivo di rispettare la tradizione aggiungendo innovazione e creatività, proprio da questo stimolo nasce anche la pizza dessert e la pizza gourmet.
Il primo corso nella nuova sede è già sold-out, altri ne partiranno a breve trovate tutte le informazioni sul sito www.pizzaioliprofessionisti.it. La pizza divenuta patrimonio dell’Unesco genera un fatturato di dieci miliardi annui per un consumo stimato di 3 miliardi di pizze per la popolazione italiana. Tante sono le legende e le storie che ruotano dietro la nascita della pizza ma sporcarsi le mani con uno spicchio è la parte più passionale che ci sia.