Il 17 novembre il Centro per il libro e la lettura ha reso noto l’elenco dei Comuni che hanno ottenuto la qualifica di Città che legge, tra gli enti pubblici del Salento jonico ci sono: Taviano, Melissano e Racale.
Ogni anno è l’istituto autonomo del Ministero della Cultura, che afferisce alla Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore, insieme ad ANCI, ad assegnare la qualifica ai comuni italiani. Da qualche tempo, inoltre, i municipi per ricevere la qualifica di “Città che lecce” devono stipulare il “Patto per la lettura”. Cioè la creazione di una rete territoriale sinergica permanente, composta da tutti i protagonisti della filiera culturale interessati alla promozione del libro e della lettura, che ha la finalità di rendere la pratica della lettura un’abitudine sociale diffusa, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva, allargando la base dei lettori.
Il Patto per la lettura è uno strumento che funziona?
Nell’ultimo anno il comune di Racale ha attivato il “Patto per la lettura” che è stato sottoscritto da cittadini, associazioni e librerie. L’accordo contempla attualmente sei firmatari: il prof. Giorgio Jules Mastrobisi, l’APS RacaleCam, Polybius Associazione Culturale a Km0, e due librerie, quella racalina “Librolandia” e quella casaranese Dante Alighieri. Chi ha firmato il patto si è impegnato a supportare la rete territoriale di promozione della lettura, agendo sulla base delle proprie competenze e funzioni, condividendo e facendo propri gli obiettivi del patto, collaborando per la sua diffusione, promuovendo iniziative nel quadro generale del progetto.
Il coordinamento delle iniziative è affidato al Comune di Racale. Il Patto per il suo corretto funzionamento vincola il comune di Racale a convocare almeno due riunioni all’anno con i partner. Seppur l’accordo sia stato siglato il 12 gennaio scorso, attualmente non vi è stato mai alcun incontro tra i firmatari. Tra le funzioni attribuite alla compagine ci sono attività quali l’organizzazione di iniziative di promozione della lettura, oltre che un lavoro di monitoraggio.
I numeri della nuova Ready Community Library di Racale
Dopo un’assenza lunga (quasi tre anni) del servizio, dal maggio scorso a Racale ha riaperto la biblioteca comunale. Il Comune della lupa ha beneficiato dei finanziamenti della Regione Puglia delle Community Library con i quali ha ristrutturato il vecchio mercato coperto rendendolo un biblioteatro. Da maggio a novembre, gli utenti della casa del libro racalina registrati sulla piattaforma provinciale di Bibliando sono poco più di 380. L’immobile comunale è stato reso una biblioteca di pubblica lettura con 4100 nuovi volumi.
I servizi ai cittadini e l’accessibilità del mondo della lettura
Tutti i cittadini che si recano in biblioteca, iscrivendosi gratuitamente, potranno accedere ai servizi di prestito dei volumi gratuitamente. È possibile prendere in comodato gratuito i libri presenti nell’immobile di Racale, quelli del sistema del Polo provinciale ( tutte le biblioteche presenti su Bibliando), e, addirittura, gli operatori potranno procurare agli utenti i testi di tutte le biblioteche d’Italia. I vantaggi non terminano qui, perchè oltre ai libri cartacei, una volta iscritti su Bibliando, si potranno consultare anche i contenuti digitali: corsi online, ebook, podcast, giornali, ecc. Un sistema che aiuta fortemente la fruizione del patrimonio librario senza necessariamente dover acquistare un libro.
I prestiti registrati nella Ready Community Library di Racale attualmente ammontano a 749, in media circa 27 prestiti alla settimana.
Certamente il mondo della cultura, e soprattutto quello della lettura – come ha dichiarato sui social qualche settimana fa un lavoratore della Cooperativa Indisciplinati – non vive un buon momento “A 6 mesi dall’inaugurazione questo posto ci ha regalato tantissime emozioni. Sì. I sacrifici sono stati tanti e non prendiamoci in giro, non è facile.” Si deve sempre far fronte alle difficoltà economiche in cui versa l’ente comunale, oltre che all’assenza di fondi strutturali per la filiera delle biblioteche di comunità.