Le giovani menti di Mabasta, il movimento anti-bullismo che ha catturato l’attenzione di migliaia di studenti in Italia, possono finalmente mettere in atto il loro ambizioso progetto. La campagna di crowdfunding “MabaKit – Facciamo insieme la rivoluzione Mabasta!” ha superato il traguardo prefissato, raccogliendo oltre 10.600 euro grazie all’iniziativa “CrowdCaring” dell’azienda MSD.
Il progetto, ideato per contrastare il bullismo e il cyberbullismo tra i giovani, si propone di “debullizzare” 500 classi in tutta Italia, coinvolgendo 13.000 studenti e 1.200 adulti. La raccolta fondi “MabaKit” è stata un successo, permettendo il finanziamento di questa iniziativa ambiziosa. L’azienda MSD ha giocato un ruolo fondamentale, duplicando l’importo raccolto e dimostrando un impegno tangibile nel contrasto al bullismo.
«La grande e profonda innovatività del progetto risiede nel fatto che il “MabaKit” – racconta Mirko Cazzato, team leader di Mabasta – nasce da un nostro studio effettuato negli ultimi due anni scolastici (2021-22 e 2022-23) in cui abbiamo avuto la possibilità di raggiungere e sensibilizzare oltre 65mila studenti e studentesse, interagendo con oltre 800 classi in tutt’Italia. Dopo aver spiegato ai ragazzi come prevenire e contrastare il bullismo, ci siamo resi conto che i casi emergevano ma spesso tutto si bloccava a causa di tre fattori rilevanti: sovraccarico di lavoro da parte dei dirigenti scolastici; poca formazione/conoscenza del fenomeno; scarsa informazione sulla gestione della tematica. Abbiamo così deciso di ideare e il MabaKit proprio per risolvere questi problemi.»
Il “MabaKit” si presenta come una risposta a questi problemi, offrendo un kit completo di supporto alle scuole coinvolte. La sperimentazione iniziale coinvolgerà 27 scuole in tutto il Paese, distribuite strategicamente nel nord, centro e sud Italia. Ogni scuola riceverà il “MabaKit” che comprende materiali e servizi essenziali, come infografiche, una targa rappresentativa e la creazione di un canale di comunicazione diretto con la scuola.
Il progetto non si limita solo a fornire strumenti, ma mira anche a informare e coinvolgere attivamente gli adulti impegnati nella lotta contro il bullismo nelle scuole, tra cui dirigenti, docenti referenti antibullismo e il personale ATA. Gli studenti saranno informati del loro coinvolgimento nel progetto e del ruolo chiave che svolgeranno nella lotta contro il bullismo.
La fase di sperimentazione del progetto prevede un monitoraggio continuo, consentendo azioni correttive e migliorative durante l’intero processo. L’obiettivo è raccogliere dati statistici utili sia per migliorare il progetto che per comprendere meglio il fenomeno del bullismo nelle scuole italiane.
La rivoluzione Mabasta è ora iniziata, e il successo della raccolta fondi dimostra che la società è pronta a sostenere iniziative concrete per contrastare il bullismo nelle scuole e creare un ambiente più sicuro per gli studenti. La speranza è che il “MabaKit” possa diventare un modello replicabile in tutto il Paese, contribuendo a debullizzare le scuole e a costruire un futuro in cui il bullismo sia solo un ricordo del passato