Il Parco Belloluogo di Lecce si prepara ad accogliere l’eccezionale evento TEMPORA CONTEMPORA #3, un focus internazionale sul linguaggio del corpo nelle arti performative, organizzato dalla Accademia Mediterranea dell’Attore in collaborazione con il Polo bibliomuseale di Lecce, l’Institut Francaise di Roma, l’Eu Japan Fest e Lecceinscena. L’attenzione sarà rivolta a NEBULA, la straordinaria performance dell’artista franco-brasiliana Vania Vaneau, in programma per martedì 13 settembre alle ore 18:30.
Vania Vaneau, danzatrice e coreografa, espone in modo magnetico e ammaliante un assolo che trascende i legami organici tra il corpo e la natura nelle sue dimensioni più arcaiche e creative. Attraverso riti, passaggi e metamorfosi, la Vaneau crea altri stati, altre forme di esistenza, svelando gli strati “dell’archeologia del corpo”. La performance è un viaggio verso l’ignoto, un momento di eclissi che offre visioni inedite, portando il pubblico in una sorta di ‘fantascienza preistorica‘.
Vaneau, laureata in psicologia presso l’Università di Parigi 8, formatasi in Brasile e al P.A.R.T.S di Bruxelles, ha collaborato con rinomati registi come Wim Vandekeybus, Maguy Marin, Yoann Bourgeois e Christian Rizzo. La sua ricerca coreografica fonde il lavoro fisico con la manipolazione di materiali, costumi e oggetti scenografici, considerati elementi attivi sulla scena.
Mercoledì 14 settembre, alle ore 19:00, il Museo Castromediano ospiterà un talk nell’ambito del ciclo “DON’T DREAM ALONE” a cura di Marco Petroni, il quale accoglierà il filosofo Leonardo Caffo. L’evento sarà di libero accesso.
Leonardo Caffo affronterà la sensazione di vivere in un mondo sempre più ridotto, tossico e inquinato, sottolineando l’importanza di una presa di coscienza e di una modifica dei paradigmi di lettura della realtà. Il direttore artistico di Tempora/Contempora, Franco Ungaro, sottolinea come la pandemia e i cambiamenti climatici offrano stimoli per un cambiamento profondo, con gli artisti in prima linea nell’esplorare l’utopia e il cambiamento.
L’arte e la filosofia si uniranno dunque in un dialogo significativo, promuovendo la riflessione su come le arti performative possano contribuire a una maggiore consapevolezza e trasformazione in un mondo in continua evoluzione.