Il Gruppo Scout Racale 2 “Li Specchi” presenta il reportage sulle discariche abusive a cielo aperto
Il loro monito è “cercate di lasciare questo mondo un po’ migliore di quanto non l’avete trovato” di Robert Baden-Powell, lo stesso che lo scorso 29 maggio li ha portati nel biblioteatro comunale di Racale a presentare il loro reportage “#apriamogliocchi”.
Diversi mesi di lavoro e tanti chilometri a bordo di un mezzo di mobilità ecosostenibile per mappare le discariche abusive a cielo aperto sul territorio di Racale. È il clan “Li Specchi” del gruppo Scout Racale 2 ad aver presentato la mappa che contiene la geolocalizzazione di ben 73 siti in cui il paesaggio rurale è deturpato dai rifiuti abbandonati.
“Quando abbiamo voluto scegliere il nostro obiettivo per questi mesi c’è tornata in mente l’immagine della bellezza delle nostre campagne deturpate da tutti questi accumuli di spazzatura. E ci siamo posti l’obiettivo di renderle un posto più bello e riportarle a come potevano essere cinquant’anni fa” spiega Marco durante la presentazione, scandendo l’intento dell’iniziativa. Il clan ha avviato il progetto ponendosi queste tre domande: Che cosa fare? Come iniziare? Chi ne sa più di noi? Il gruppo ha innanzitutto definito le quattro tappe per stilare il reportage: osservazione del problema; studio dell’argomento; mappatura; restituzione. Per capire le procedure di smaltimento dei rifiuti si sono recati presso la sede civica di Racale nella quale hanno incontrato la vicesindaca Marianna Tasselli, nonché assessora all’ambiente, e il consigliere con delega alla marina di Torre Suda, Frediano Manni. Questo li ha messi di fronte alle duplice modalità di raccolta presente nella municipalità: la raccolta porta a porta e il conferimento presso le isole ecologiche.
Da qui poi è seguita la fase di mappatura che, come hanno precisato durante l’evento Francesco e Marco, è stata effettuata rigorosamente in mountain bike.
Dallo studio condotto emerge che le principali tipologie di rifiuti abbandonati risultano essere: l’amianto, i calcinacci e i materiali di risulta. A tali evidenze – secondo il Gruppo – vi è un serio problema collegato alle imprese edili che preferiscono scaricare i loro rifiuti nelle campagne piuttosto che sostenere gli onerosi costi di smaltimento. Dalla mappatura però non mancano i rifiuti di natura domestica, imputabili a cittadini irresponsabili e con scarso senso civico. Giunti alla fine di questo percorso i protagonisti hanno acquisito una maggiore consapevolezza del proprio ruolo per prevenire questi comportamenti irragionevoli: avere un comportamento più severo, denunciando i reati ambientali e sentendo sulle proprie spalle la responsabilità di essere “controllori ambientali”. Il Gruppo “Li Specchi”, infatti, è certo che tale azione di divulgazione e sensibilizzazione sull’argomento è un ottimo antidoto per risolvere il problema. A conclusione della presentazione i più piccoli, i lupetti, con un video molto emozionante, hanno lanciato un messaggio forte intrecciando il ruolo che un ambiente non inquinato ha per la vita delle nuove generazioni sul pianeta Terra.