Dopo un anno di stop, torna in Puglia il rapporto di Legambiente sui comuni che meglio sanno fare la differenziata. Lo scorso novembre è stata pubblicata la XIII edizione del dossier Comuni Ricicloni Puglia, il documento che fotografa la gestione dei rifiuti nei 257 comuni del tacco d’Italia e misura l’avanzamento dei territori verso il raggiungimento degli obiettivi europei e nazionali.
In questo nuovo rapporto scompare il “Premio di Seconda Categoria” con il quale Legambiente marcava i comuni che nella prima metà dell’anno avevano raggiunto già il 65% di raccolta differenziata: da ricordare che nel rapporto XI (2018) fu Racale il primo dei comuni dell’Unione ad entrare nel Documento dell’associazione del cigno verde. La XII edizione vede invece protagonista il comune di Alliste che, con il 68,6% di raccolta differenziata, è l’unico comune dell’ARO11 a vincere il premio “Comune Riciclone 2021”.
Purtroppo, dopo il 2019 che vedeva Racale tra i Ricicloni dell’edizione XII con una percentuale del 71,5% (6,5 punti sopra la quota minima per raggiungere il premio), il comune virtuoso ha visto la % RD del 2020 fermarsi al 64,8% insieme al comune di Taviano. Segue il comune di Melissano con il 60,06%, e in coda quello di Gallipoli con il 56,6%. Oggi, alla luce del nuovo Piano dei Rifiuti Urbani della Regione Puglia approvato dal Consiglio regionale il 14 dicembre, la sfida per i comuni pugliesi si fa più ambiziosa: il piano prevede un obiettivo chiave che mette il 2025 come scoglio temporale per una riduzione della produzione dei rifiuti del 20% rispetto alla quella del 2010.
Facendo leva sulle 3 R (ridurre, riciclare, riutilizzare), si chiede ai comuni pugliesi di incrementare ancora la percentuale di RD. Il minimo comun denominatore delle politiche ambientali sulla gestione dei rifiuti, che dovranno affrontare i comuni dell’ARO11, sarà la produzione pro-capite del secco non riciclabile. I vari rapporti di Legambiente indicano il parametro dei 75 kg/anno/abitante per denotare i cosiddetti “Comuni Rifiuti Free”.
Per l’ARO11 il nuovo PRGRU, nella sezione A1.1. “Analisi dei flussi dei rifiuti urbani”, fa emergere come, nonostante l’Ambito abbia adottato la modalità più efficace di raccolta dei rifiuti per accrescere la percentuale di differenziata, cioè la raccolta porta a porta con un servizio unificato, per i 5 comuni si conta per il 2019 il raggiungimento del 58% di frazione differenziata. Nota da non tralasciare è la caratterizzazione dei comuni: 1 è costiero e 3 hanno le marine.
Su Gallipoli è nota l’influenza che i flussi turistici hanno sulla produzione e gestione del servizio di raccolta rifiuti, come fanno emergere i dati nell’apposita sezione del Piano. Sebbene i servizi rivolti ai cittadini per il corretto conferimento dei rifiuti si siano negli anni diversificati e siano migliorati, restano sempre alti i costi di gestione. E, nonostante tutto, la grande sfida rimane quella di innescare un meccanismo virtuoso che faccia ridurre la produzione pro-capite dei rifiuti in ogni singolo comune.