Chissà cosa pensava e provava Neil Amstrong quando il 20 luglio del 1969 tocco il suolo lunare per la prima volta, non conoscendolo posso supporre che la stessa sensazione l’abbia provata io in via stella a Modena.
Sì perché varcare la porta de Osteria Francescana dello chef Massimo Bottura è stato un po’ come fare una passeggiata lunare. Tre stelle Michelin, primo posto nel 2016 e nel 2018 nella famosa classifica 50best restaurant, da anni oramai diventato punto di riferimento della ristorazione italiana nel mondo.
Diversi sono i progetti attivi dello chef modenese, uno dei quali è Food for soul che si occupa di fornire un pasto
dignitoso a chi vive per strada che, negli ultimi anni ha visto l’apertura di diversi refettori nel mondo.
Suono, sale l’ansia e finalmente varco la porta della Francescana, dopo sei mesi di attesa inizio a capire che ero li, passeggiavo nell’olimpo della ristorazione italiana nel mondo. “Vieni in Italia con me”, il nome del percorso degustazione che lo chef propone ai commensali, dieci portate che accompagnate all’abbinamento vini regalano al palato un viaggio sensoriale non indifferente.
Un racconto di territorio, conoscenza, arte, cultura che boccone dopo boccone accompagnano la propria anima verso una dimensione oltre l’immaginario. Il direttore di sala, il dott. Beppe Palmieri, con il suo motto “profilo basso e altissime prestazioni”, fa un lavoro meticoloso con i propri ragazzi regalando agli ospiti un servizio attento, ma mai troppo invasivo, narrando le opere prodotte dalla brigata de Osteria Francescana. Se ho percepito la mancanza dello chef? Assolutissimamente no! Molto spesso l’assenza del patron può causare problemi di attenzione, ma questi ragazzi meritano veramente un forte applauso. Una volta arrivati al vertice è difficile mantenere la rotta ma per la famiglia capitanata da Bottura non è così, un forte crescendo, un viaggio che percorre tutto lo stivale regalando esperienze senza precedenti.