Nel salotto dei sapori del ristorante “Duca” di Ugento a raccontare la Vinicola Palamà, che da tre generazioni riempie calici in tutto il mondo, ci ha pensato Michele Palamà attualmente al timone della cantina.
Una cena degustazione dove, oltre alle quattro etichette di vino selezionate, si sono gustati i piatti realizzati dalla brigata del ristorante Duca di Ugento. Una scelta insolita da parte di Michele di portare in degustazione tre vini bianchi, in una terra dove il rosato la fa da padrone. Un coraggio che premia il giovane viticoltore che fa capire il lavoro di ricerca che c’è dietro ad ogni bottiglia creata.
Il primo ad essere degustato con l’amuse bouche è stato “Isabella” blanc de noir, un metodo ancestrale ottenuto da uve negroamaro. Un colore insolito per un vino frizzante, con un ottimo perlage ed una leggera acidità che si sposa bene con i tre finger serviti per dare il via alla serata.
Con l’antipasto è stata la volta di “Ninì”, il primo vino creato dalla terza generazione di Palamà dedicato al Padre. Un bianco ottenuto da verdeca in purezza, al naso regala sentori di vaniglia con un leggero passaggio in legno che dona al palato la voglia di ritornare subito a sorseggiare il proprio calice.
Questa la dedica di Michele che racconta Ninì: “A mio padre, gli schiaffi che ho preso e gli insegnamenti che mi ha dato. A una passione che ho ereditato a suon di rimproveri, tra sorrisi rubati e fatica ripagata dalla soddisfazione. A lui dedico questo vino, il mio primo.”
La cena degustazione è continuata all’insegna di un primo piatto con la granseola. Il sapore del crostaceo è stato baciato da un “BiancoEvoluto” con dodici mesi in battonage sulle fecce nobili. Verdeca e malvasia bianca: al naso intenso con note di frutta gialla agrumata e dei sentori di macchia mediterranea per una produzione annuale di circa 800 bottiglie. Una collezione privata da far invecchiare in bottiglia per poter apprezzare ancora di più le note evolute dei bianchi del sud.
Ad accompagnare la guancia brasata un negroamaro in purezza “75 vendemmie”, nato per festeggiare i settantacinque anni di attività. Il vitigno più famoso del Salento, un tempo usato come vino da taglio per i produttori del nord Italia, che a fine degli anni Cinquanta i viticoltori locali decisero di valorizzare per la mancata richiesta da parte dei mercati del Settentrione. 75 vendemmie un vino ricco e persistente al naso, regala sensazioni di frutta rossa con una ruvidezza mitigata dalla manolattica in barrique.
La famiglia Palamà vi aspetta in cantina per conoscere ed approfondire ancora di più la storia e l’anima di questa azienda che dal 1936 produce vini.