Nelle affascinanti terre del Salento, custodi di antiche tradizioni e autenticità, le pittule emergono come una prelibatezza culinaria capace di conquistare anche i palati più esigenti. Questi piccoli bocconi di gusto, profondamente radicati nella storia e nella cultura locale, rappresentano un’autentica esperienza gastronomica che racconta le radici e l’identità di questa terra baciata dal sole.
Le pittule sono una sorta di “frittella” di pasta lievitata, croccante fuori e soffice dentro, preparate con pochi ingredienti ma semplici e genuini. La loro origine si perde nei meandri del tempo, perché in ogni regione esistono specialità simili alle pittule. La ricetta ha subito poche variazioni nel corso dei secoli, infatti, questi piccoli capolavori gastronomici sono spesso preparati durante le festività natalizie diventando un simbolo di condivisione e convivialità a tavola, cosa importante nella cultura gastronomica salentina.
Gli ingredienti di base per la preparazione delle pittule sono farina, acqua, sale e lievito di birra, c’è chi usa solo la farina di semola, chi crea un mix di farine e chi custodisce gelosamente la ricetta tramandata dalla nonna.
Una volta impastati insieme, gli ingredienti vengono lasciati lievitare per alcune ore, dando vita a un composto morbido e fragrante. Successivamente, piccole porzioni di impasto vengono fritte in olio bollente fino a ottenere una doratura perfetta. Le nostre nonne riuscivano a prepararle magistralmente con le mani, creando piccole palline dello stesso diametro altri usano il cucchiaio con delle forme differenti l’una con l’altra. Cavolfiore, baccalà, alla pizzaiola sono alcuni dei gusti che arrivano sulle tavole bandite a festa conferendo loro un sapore unico e indimenticabile i piu audaci preparano anche una versione dolce.
La loro presenza è praticamente obbligatoria durante le feste, le sagre gastronomiche, e maggiormente durante la rappresentazione della natività con il presepe dove diventano protagoniste indiscusse come sulle tavole imbandite durante i giorni di festa.
A Racale lo scorso ottobre è stata inaugurata la sede dell’Associazione di promozione sociale “A Mattra China – le radici del futuro” dove Gloria Manni, presidente e ideatrice della neonata realtà associativa ha l’intento di mantenere vive le tradizioni dalla cucina e non solo. Nei giorni scorsi un laboratorio dedicato proprio alle pittule dal titolo “Friscennu Manciannu” (friggendo e mangiando) ma non disperate se avete voglia di mettere le mani in pasti tanti altri appuntamenti sono in programma dedicati al mondo dell’enogastronomia e non solo.