Sleepdancer dopo la prima pubblicazione avvenuta nel gennaio del 2021, il brano composto dal trombettista Marco Puzzello, torna a far parlare di se. Un atto di resistenza per continuare a danzare. Un mantra che raccoglie insieme la nostalgia e la malinconia metabolizzate da un movimento catartico, libero, che purifica lo spirito. Nasce al piano durante il processo creativo e compositivo ma poi si trasforma e diventa un brano con Synth: elettronica e cassa in 4 con una firma di flicorno soprano. Dopo la prima evoluzione Sleepdancer ritorna alla sua forma più pura, una versione piano edit interpretata magistralmente dal talentuoso pianista Andrea Rossetti.
Racconta storie nuove, limpide, attraverso le corde del piano, il suono dei martelletti, le dita sui tasti, i rumori leggeri dei pedali tra accordi ridondanti, aperture al viaggio, al nord, alla straordinaria semplicità che rapisce senza mezzi termini. Marco oltre ad essere un trombettista è compositore è anche direttore artistico dell’associazione OdA Officina degli Artisti di Taurisano dove insegna grammatica musicale oltre al suo strumento: la tromba.
Laureatosi al conservatorio Nino Rota di Monopoli il giovane trombettista Taurisanese partecipa a numerose masterclass e workshop con docenti di fama internazionale, tra le quali le “Berklee Clinics” ad Umbria Jazz 2008, con il Berklee College of music di Boston (USA), ottenendo un importante riconoscimento conferito a soli 20 musicisti su 400 partecipanti. Collaborazioni con Kimberly Ann Convington, Tanya Michell, Wendy Lewis, Kirk Smith, Redi Hasa, Nabil Bey (RadioDervish), Eliel Lazo, Benny Benack III, Mario Rosini, Wen Hui Tsai, Joe Bastianich, Luca Morino (Mau Mau), Vincenzo Deluci. Suona in tutto il mondo, in Taiwan con il Nobis trio insieme al chitarrista e compositore Gabriele di Franco e la cantante Taiwanese Wen Hui Tsai e con i Vestige sextet al Festival Internazionale del Jazz di Taichung, con i quali ha registrato un album uscito nel 2021